Tempo di brrr Brulè!

spezie….brrr!! con il freddo che fa stasera vorrei solo bere una tazza di vin brulè fumante…con quel profumo di spezie ci sente subito a Natale! Certo il massimo è sorseggiarlo in un chioschetto dei mercatini natalizi teutonici ma visto che il gelo si è abbattuto anche sulla nostra penisoletta,  farselo in casa non sarebbe male, soprattutto perché è una ricetta facile e veloce e … sana!

Sì, vabbè, va bevuto con moderazione perché è pur sempre un cocktail alcolico però –come diceva la settimana enigmistica- forse non tutti sanno che… è un ottimo antiinfluenzale, antiossidante, ma soprattutto ha spiccate proprietà disinfettanti e anti infiammatorie… Quindi tutti più giovani, sani e cannellosi col vin brulè

Tutto questo bendiddio di benefici è dovuto all’eugenolo… “che è?” direte voi… “se magna???”  in realtà “se beve” ed è proprio il caso di dire ALLA SALUTE!

Molecola di Eugenolo

L’eugenolo, a vederlo, sembra un vermetto ciccione (i 2 ossigeni rossi sembrano due occhietti, no?) invece è una molecolina presente in particolari olii essenziali, come quelli che si estraggono dai chiodi di garofano e, in misura minore, dalla cannella. PROPRIO I DUE INGREDIENTI PRINCIPALI DEL NOSTRO BRULE’!

L’eugenolo viene usato anche come principio attivo in campo medico dentistico, è presente infatti nelle paste temporanee e viene usato come disinfettante dopo l’estrazione di un dente, ma preferisco un buon brulè all’estrazione di un dente!

Una curiosità: dall’eugenolo, con una serie di trasformazioni chimiche, si ottiene la vanillina!… resto dell’idea di consumare la vaniglia in stecche, chiamatemi pure tradizionalista 😉

Ricetta:

riunite in un tegame d’acciaio la scorza di ½ limone e ½ arancia (evitando di tagliare anche la parte bianca), 1 o 2 stecche di cannella, chiodi di garofano, anice stellato (3 o 4 stelline) e le spezie che preferite (cardamomo, noce moscata o anche dell’uva passa), 200 grammi di zucchero semolato e una bottiglia di vino (non serve che sia eccessivamente costoso );

Ora, non pensiamo alle vitamine apportate dal limone e dall’arancia… la buccia ne contiene pochissime e si degradano per la maggior parte in fase di cottura. Le vitamine, in genere, si rompono prima di bollire, non conservando le loro proprietà . Quindi…per il pieno di vitamine affidiamoci alle spremute!

portate lentamente ad ebollizione, fino a quando lo zucchero si sarà sciolto, a questo punto (facendo attenzione, a meno che non vogliate indossare una simpatica parrucca da babbo natale per nascondere le ustioni!) avvicinate una fiamma alla superficie del vino e aspettate che il fuoco si spenga. Filtratelo con un colino a maglie strette e servite caldissimo!

Portando a ebollizione il vostro pentolone avrete due cose importanti da considerare: la prima è che ciò che evapora è l’alcol, a 78 gradi abbondanti. La seconda, più entusiasmante, è che il brulènostro amico eugenolo se ne sta in pentola perché bollirebbe a quasi 255 gradi e vi sfido a raggiungere una simil temperatura

Tenete presente che l’alcol non evapora completamente! Il brulè è una bevanda alcolica! PAY ATTENTION 😉

L’ideale è servirlo in tazze di ceramica piuttosto che nei bicchieri di vetro…per i botti aspettiamo Capodanno! E scordatevi la plastica, con quel calore non vorrete mica rovinare il bicchiere e soprattutto, il gusto di questo meraviglioso elisir invernale! 😉

PROSIT!

  1. #1 di Mauro il dicembre 23, 2010 - 22:37

    Complimenti per l’articolo, interessante e … chimicanientemale!

  2. #2 di chimicamente il dicembre 27, 2010 - 12:09

    Grazie mauro 😉

  3. #3 di ross il gennaio 25, 2011 - 17:06

    Grazie, l’ho provato e mi sembrava di vedere le bancarelle di natale…..

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